La piccola chiesa dedicata alla Madonna del Patrocinio sorge come un piccolo oratorio privato in Val Tavareda, sui Ronchi meridionali, nel 1720. A commissionarla don Cristoforo Tolani, cerimoniere del vescovo Barbarigo presso il Duomo. É il Barbarigo stesso ad insistere sulla dedica del piccolo santuario donando al Tolani l'immagine della Madonna del Patrocinio, proveniente da una chiesetta camuna abbandonata e ritenuta favorire miracoli. Pregevole è la commissione alla fine del XVIII secolo della serie di Ex-Voto, piccoli quadretti votivi donati alla chiesa del Patrocinio per le grazie ricevute. Il corpus della raccolta che doveva contare fino a 34 opere (di cui ne rimangono oggi solo 19) si configura come una galleria omogenea dei gusti settecenteschi. Sono presenti quasi tutti i migliori pennelli bresciani del Settecento quali il Savanni, il Cattaneo, il Dusi, il Paglia, il Bertelli, il Botti, il Bracchi, ma non mancano nemmeno le migliori firme della pittura veneziana, veronese, mantovana, emiliana quali quelle del Fontebasso, del Giugno, del Magiotto, fra i veneziani, del Buratto, del Lorenzi, del Dardani, del Varotti fra i bolognesi, del Bazzani fra i mantovani. Vi collaborarono il paesaggista Mazza, il Battaglioli, Monti, ecc. I quadri dovrebbero rappresentare grazie elargite dalla Madonna del Patrocinio in occasione di naufragi, disgrazie, imprese bandistiche, ecc. Nel XIX secolo vediamo un progressivo decadimento del Santuario: per evitare il depauperamento delle opere, gli Ex-Voto superstiti vengono trasferiti nel 1972 presso il Museo Diocesano, dove tutt'oggi è possibile vederli esposti.