Un uomo salvato da un’archibugiata

La tela fu realizzata a quattro mani da Antonio Mazza, cremasco, pittore di paesaggi e dal più famoso Francesco Fontebasso, veneziano, per le figure. Vi è raffigurato l’agguato teso a un nobile che però sfugge miracolosamente all’archibugiata grazie all’intervento della Vergine. Una fanciulla spaventata assiste alla scena da dietro un albero che funge da quinta scenica. Il tutto è immerso in un paesaggio boschivo al di là del quale si scorge un lago e la veduta di una città. La datazione verso la metà del settimo decennio si colloca negli anni in cui i due pittori si trovavano a Brescia: l’uno, il Fontebasso, di ritorno dal viaggio in Russia, attivo nella chiesa di San Carlino e in palazzo Salvadego-Martinengo (1761-1762), l’altro, il Mazza, come quadraturista di Carlo Innocenzo Carloni nel soffitto di Sant’Eufemia (1761).

Informazioni sull'opera

  • Autore: Francesco Fontebasso (Venezia 1707-1769) Antonio Mazza (Crema, attivo alla metà del XVIII secolo)
  • Olio su tela, 63x83 cm
  • inv. 344

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